I migliori trekking vicino a Olbia

Olbia è fra le località più rinomate ed apprezzate della Costa Smeralda. Ma se tutti conoscono il suo splendido mare, che non ha nulla da invidiare alle più celebri spiagge caraibiche, o la nutrita offerta di locali notturni, fulcro della movida olbiese, forse non tutti sanno che il suo territorio propone numerosi sentieri con scorci mozzafiato, particolarmente adatti agli appassionati di trekking e ai visitatori che desiderino trascorrere una vacanza a stretto contatto con la natura.

Olbia è comodamente raggiungibile con numerosi traghetti che partono quotidianamente dal porto laziale di Civitavecchia: la durata del viaggio va dalle cinque alle otto ore circa, e le principali compagnie marittime a cui affidarsi sono la Grimaldi Lines e La Tirrenia. Per prenotazioni consulta www.traghettocivitavecchiaolbia.it.

Il clima mite della regione permette di praticare meravigliose escursioni durante tutti i mesi dell’anno, compatibilmente con le condizioni meteo e con il grado di preparazione di ogni camminatore. Numerosi sono i sentieri mappati che si possono percorrere: è possibile consultarne l’elenco comodamente online, sul sito del comune di Olbia, oppure sulle mappe cartacee offerte dagli info-point turistici.

Il territorio offre una quindicina di percorsi di trekking di varia lunghezza e di diversa difficoltà. Ognuno di essi parte da aree attrezzate dove è facile parcheggiare la propria auto, e in qualche caso il luogo di partenza del sentiero è addirittura raggiungibile con i mezzi pubblici locali.

I migliori trekking vicino a Olbia
I migliori trekking vicino a Olbia

Gli itinerari storici

I sentieri denominati “Sa testa” e “Capo Ceraso – Stazione di vedetta” si snodano su vecchie mulattiere che collegavano fortificazioni militari erette durante il secondo conflitto mondiale, a protezione della costa. Qui, lunghi tratti di percorso immersi nella macchia mediterranea, caratterizzata da bassi cespugli di mirto e di cisto, si alternano a scorci mozzafiato sul sottostante mare turchese e sulla vicina isola di Tavolara.

L’itinerario “Nuraghe Riu Mulinu” regala un assaggio di preistoria locale: un’imponente cinta muraria, realizzata con un’accurata sovrapposizione di pietre, racchiude la caratteristica torre di forma cilindrica, chiamata “nuraghe” e tipica della Sardegna, edificata in questo caso attorno al 1.300 a.C.

Gli itinerari naturalistici costieri

Altri tipi di itinerari permettono al viaggiatore di immergersi totalmente nella natura selvaggia e di allontanarsi dalla civiltà, pur rimanendo vicini al centro abitato di Olbia: “Lu Cantareddu – Razza di Junco” e “San Vittore – Punta su Quareddu” offrono diversi punti panoramici a picco sul mare. Il tragitto “Porto Istana – Porto San Paolo” corre invece in basso, lungo la costa e le spiagge.

Gli itinerari nell’entroterra

Per chi volesse ammirare un paesaggio unico al mondo, con gli scorci più celebri ed evocativi di tutta la Sardegna, offerto dai monti granitici scolpiti dal vento, una menzione speciale va fatta agli itinerari “Beddoro”, “Punta Zapparottu” e “Punta Scala Mpredada”. In questo caso, la vista spazia sulle rocce granitiche, modellate dall’erosione del vento, che alternano alte torri di pietra, rocce cesellate con forme stravaganti, massi forati tondeggianti e dall’aspetto curioso.

Il sentiero “Nostra Signora delle Grazie”, invece, consente di conoscere il paesaggio tipico della campagna gallurese che si snoda tutto attorno ad una suggestiva strada sterrata. Infine, vanno citati “Punta Sorilis”, “Punta Torrione” e “Punta Lu Muru”, itinerari totalmente immersi nella foresta demaniale, caratterizzata dalla vegetazione tipica della regione: pini marittimi, lecci, cedri e cipressi.