Contro il Lavoro Nero, Imprese a Punti

Pazzaglia (Sel-Fc) chiede di istituire, con la tassa di soggiorno, un fondo per chi denuncia lo sfruttamento

RIMINI Questa volta in consiglio comunale sono tutti d’accordo. O almeno così sembra. Il Comune deve intervenire in tutti i modo possibili per arginare il fenomeno del lavoro nero.
Il tema, caldo, è stato discusso ieri durante la seduta del consiglio comunale tematico. La proposta di convocazione è partita dalla minoranza, in particolare Fabio Pazzaglia (Sel e Fare comune), ma ha trovato terreno fertile anche tra i banchi della maggioranza. Ed è proprio da qui che è uscito un ordine del giorno che impegnava il sindaco Andrea Gnassi a dare del proprio meglio per contrastrare lo sfruttamento del lavoro.

Queste le proposte firmate dai consiglieri: “il potenziamento della rete e delle attività di protezione sociale del progetto Help rivolte alle persone e alle vittime di tratta finalizzata a varie tipologie di sfruttamento; l’elaborazione di un criterio di congruità tra le caratteristiche della struttura, il volume di lavoro, la forza lavoro regolare impiegata”. In base a tale indicatore potrebbero essere valutate le situazioni di incongruità orientando l’attività di controllo. E ancora: “considerare l’opportunità di istituire un registro delle imprese virtuose il cui accesso sia legato al rispetto di determinati standard di qualità”. Infine, “lo studio di un sistema cosiddetto a punti da applicare a titoli abilitativi alle attività con la decurtazione nel caso di infrazioni alle norme sul lavoro o altro”. Pazzaglia ha chiesto, inoltre, la creazione di un fondo con la destinazione del venti per cento dell’introito della tassa di soggiorno al sostegno dei lavori che hanno denunciato i casi di sfruttamento e che quindi hanno perso il posto.

Intanto ieri non sono mancate le proteste fuori dalla sala consiliare. Gli attivisti riminesi si sono fatti sentire, per la seconda volta, con i tegami. La richiesta è quella di dare più diritti a chi lavora, in particolare nel campo del turismo, dove durante la stagione i casi di irregolarità crescono in maniera esponenziale.