L’alimentazione degli animali domestici, siano essi cani o gatti, è un aspetto molto importante a cui occorre prestare la massima cura. Basti pensare ad esempio all’alimentazione per un gatto sterilizzato, che sarà diversa rispetto a quella di un gatto di un paio mesi. Un altro fattore di cui tenere conto è l’età: in base agli anni del proprio amico a quattro zampe ci si dovrà comportare di conseguenza. A seguire un breve approfondimento con tutto quello da sapere sull’alimentazione corretta per cani e gatti.
A chi rivolgersi per stabilire l’alimentazione corretta del proprio animale domestico
La prima cosa da fare quando ci si domanda quale sia l’alimentazione migliore per il proprio cane o gatto è rivolgersi a un professionista quale è il veterinario, una figura che saprà indirizzare i proprietari sulla giusta strada, offrendo consigli utili dettati dalla loro esperienza.
Inoltre, affidarsi a un veterinario comporta tutta una serie di benefici da non trascurare, come ad esempio l’avere un punto di riferimento su cui poter contare a ogni ora del giorno e durante tutta la settimana per qualsiasi eventuale problema di salute dell’animale.
Una volta compresa quale è l’alimentazione più idonea per il proprio animale domestico, di può procedere nella scelta di un negozio online dove rifornirsi. Per chi è alla ricerca di una soluzione completa per l’acquisto di articoli per animali, Robinson Pet Shop è certamente una delle realtà più affermate in Italia. Oltre ad avere uno dei cataloghi online meglio forniti, è in grado di offrire anche un servizio clienti di prim’ordine che può aiutare nel rispondere alle domande più frequenti riguardanti l’alimentazione e come crescere in salute un animale.
Alimentazione per cani cuccioli
Nel corso del primo mese di vita, prima ancora dunque dello svezzamento, i cuccioli si nutrono del latte materno. Una volta compiuto il primo mese di età, si consiglia di affiancare al latte materno il cibo solido, avendo cura di garantire al cucciolo sempre tre pasti al giorno. Se si sceglie di affidarsi al cibo acquistato regolarmente al supermercato per pranzi o cene, come ad esempio zucchine, carote e carni bianche (sì a tacchino, pollo e coniglio), non esiste un divieto assoluto ma è bene confrontarsi con il veterinario per essere certi di non sbagliare le razioni. Dopo il compimento dei due mesi di età, il fabbisogno energetico dei cuccioli aumenta in maniera considerevole. Da qui la necessità di apportare delle modifiche all’alimentazione: spazio alle crocchette, accertandosi che abbiano elevate percentuali di proteine e carne. Quando il cucciolo compie 6 mesi, si suggerisce di diminuire i pasti giornalieri da 3 a 2.

Alimentazione per cani anziani
Il cane viene considerato anziano quando entra nella sua terza fase di vita, in genere tra gli 8 e 10 anni (dipende se è un cane di taglia grande o piccola, con i secondi che tendono ad avere un’aspettativa di vita migliore). Il metabolismo cala drasticamente fino al 20%, inoltre si ha anche un aumento della massa grassa e una contemporanea diminuzione di quella magra. La soluzione ideale è diminuire le dosi e, nello stesso tempo, aumentare i pasti giornalieri: così facendo, l’apparato digerente non viene sottoposto a uno stress che potrebbe causare episodi di diarrea. Un altro aspetto a cui prestare attenzione è l’assunzione di carboidrati, che andranno diminuiti in maniera graduale. Sì invece a fibre e proteine, il cui apporto dovrà restare del tutto simile rispetto a prima.
Alimentazione per gatti piccoli
Trascorse le prime sei settimane dalla loro nascita, i gatti piccoli possono mangiare sia il cibo umido (quello contenuto all’interno delle bustine) che i croccantini. Nel corso dei primi due mesi di vita è importante che i croccantini vengano inumiditi, così da facilitare la loro assunzione. Inoltre i veterinari consigliano di mantenere sempre un corretto bilanciamento tra proteine e grassi, fissando le percentuali rispettivamente al 32 e 13 per cento. Prendere poi in considerazione soltanto cibo di qualità, così da essere sicuri che il proprio gatto di pochi mesi assorba tutte le proprietà nutritive di cui necessita per crescere al meglio. Per questo motivo si sconsigliano le bustine e i croccantini di marche poco autorevoli, prestando sempre attenzione alla scheda informativa ed evitando coloranti artificiali e conservanti chimici.
Alimentazione per gatti anziani
Un gatto anziano, per via di una lenta modifica al suo metabolismo, ha esigenze alimentari differenti rispetto a un gatto adulto o cucciolo. Di solito, se si prende come riferimento l’aspetto alimentare, un gatto si considera anziano quando ha un’età pari a 10-12 anni. Con il passare dell’età, i gatti iniziano a muoversi di meno e a perdere massa muscolare. Come molti amano dire, diventano a tutti gli effetti pigri. La conseguenza diretta di ciò è l’aumento della massa grassa. C’è poi un altro problema che insorge con l’avanzare dell’età, quello relativo alla difficoltà nel digerire il cibo consumato tutti i giorni nei precedenti anni. Se dunque i proprietari vogliono evitare che il proprio gatto non soffra più del dovuto tali problematiche, è fondamentale cambiare abitudini alimentari. Il primo consiglio è di adottare la dieta casalinga, abbandonando progressivamente il cibo industriale (sia crocchette che bustine dell’umido). Bisogna poi accertarsi che l’alimentazione sia ricca di proteine e povera invece di carboidrati o grassi, per evitare che il gatto acquisti ulteriore peso. Nel caso invece di un gatto con problemi renali è vero il contrario: vanno fatte assumere meno proteine, in favore di una quota maggiore dei carboidrati.