ALBERTO MOCCHI NUOVO DIRETTORE GENERALE DI CARIM
Alberto Mocchi è il nuovo direttore generale di Banca Carim. Lo ha reso noto il commissario straordinario Piernicola Carollo sottolineandone il “qualificato profilo professionale, già sperimentato a vantaggio del Gruppo”. “La nomina – ha aggiunto Carollo – risponde all’esigenza primaria di assicurare stabilmente la guida aziendale e di avviare proficuamente il rilancio della Banca, in uscita dall’amministrazione straordinaria”.
E difatti la nomina di Mocchi precede di appena 10 giorni la convocazione dell’assemblea straordinaria dei soci (con all’ordine del giorno l’elezione del futuro cda) che segnerà l’uscita dal lungo periodo di commissariamento. “Soddisfazione per la nomina del dott. Alberto Mocchi a Direttore Generale di Banca Carim” viene espressa dalla Fondazione Carim che in una nota ricorda che “da tempo il Dott. Mocchi era stato individuato dalla Fondazione, nella sua veste di azionista di controllo, per ricoprire il ruolo direzionale della Cassa, presentando caratteristiche, competenze ed esperienze coerenti con il profilo di banca territoriale che è proprio di Carim”.
DUE GIORNI CON I GIGANTI DEL CIELO
In occasione di Flying Days sui cieli di Rimini voleranno anche l’elicottero impiegato nelle ricerche della nave Concordia e l’Eurofighter, l’aereo da caccia europeo
DARIO FO INSEGNA ARTE, SATIRA E STORIA
Presentate ieri a San Marino la seconda e la terza sezione della triplice mostra del premio Nobel, che espone in tre distinti luoghi del centro storico
SAN MARINO Didattica prima di tutto. Dario Focon la sua mostra scende tra il popolo per spiegare, informare, senza nessuna moina da primo della classe. Così, fedele a se stesso, ieri Fo ha inaugurato la seconda e la terza parte della sua mostra sammarinese di cui aveva già inaugurato la prima, a palazzo Sums, la scorsa settimana. Tra il teatro Titano e la pinacoteca San Francesco il premio Nobel espone una serie di nuove opere. Dipinti ispirati a Leonardo e Michelangelo sono al teatro, mentre in pinacoteca la pittura richiama il santo di Assisi “che non amava essere chiamato santo”, come ha detto lo stesso Fo. L’intenzione dell’autore, lo sa fin troppo bene, non è quella di mostrare quanto sia bravo e colto ma è quella di dire ai giovani che “la scuola dovrebbe insegnare che l’arte nasce dal basso, per far capire meglio tutto quello che viene detto nell’arte”. E aggiunge: “Bisogna conoscere, sapere cosa c’è dietro ogni singola opera e il suo autore e capirne i reali significati. La mia vuole essere una mostra didattica”. E l’idea, senza girarci allargo, è proprio quella di insegnare qualcosa, d’informare tutti indistintamente sulla grande arte. A partire da Leonardo da Vinci di cui il genio Fo ha replicato un’opera di piccole dimensioni che descrive con ironia la situazione politica del ‘500. Si tratta, in sostanza, di un’allegoria dei grandi attori politici contemporanei all’artista, che vede la Francia trasformata in un bel giovane, la chiesa “che allora aveva eserciti e banche”, in una donna dalla doppia faccia. Una è affascinante, l’altra invece è il volto di un vecchio dal cui corpo spuntano serpenti.Poi c’è la rappresentazione della donna che stringe un pollo che sta sgozzando e le cui carni sono bramate da vicini cani randagi. Fo spiega: “Quel pollo è l’Italia che tutti volevano saccheggiare, mentre i cani randagi sono Germania, Austria, Spagna”.
“TORNIAMO TRA LA GENTE”
RIMINI E’ una corsa a tre, quella per la segreteria comunale del Pd. Federico Berlini, Edmund Kumaraku e Samuele Zerbini, il consigliere comunale che si è fatto avanti negli ultimi tre giorni prima della scadenza. Non è stato di certo difficile per lui raccogliere le firme richieste: molti attendevano e qualcuno sperava nella sua candidatura.
Consigliere Zerbini, come mai questa scelta all’ultimo?
“In queste settimane ho ricevuto molte richieste da diverse parti. Volevano che mi mettessi in gioco per occupare questo ruolo. Ci ho pensato e ho deciso di accettare anche questa nuova sfida”.
Con quali obiettivi?